Il blu oltremare è un pigmento sintetico privo di rischi per la salute o per l'ambiente. Come l'oltremare originale, ha una tonalità splendida, brillante e persistente. La sua incomparabile profondità lo rende un pigmento indispensabile nel mondo dell'arte.

In passato, il blu oltremare veniva estratto macinando il lapislazzuli, una pietra pregiata proveniente dalla fusione vulcanica in Afghanistan. Si trova in Cina, Tibet, ma nell'antichità era presente anche in Egitto. Nel Medioevo veniva utilizzato per le miniature. Nel Rinascimento, questo pigmento era così costoso che gli artisti chiedevano direttamente ai loro mecenati di pagarlo! Fu sostituito da un pigmento sintetico nel XIX secolo. All'epoca, fu promessa una ricompensa di 6000 franchi a chi avesse scoperto il modo di produrre sinteticamente il blu oltremare. Fu l'industriale lionese Jean-Baptiste Guimet a ricevere il premio nel 1828.

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